Viver bene è sapere per cosa vivere ...
...Rare volte il tramonto fu così;
calma irrequieta come di mari supponenti,
parole a iosa, fuse,
ebbre di nonsenso, fiamme
che ardono senza divorare.
Era buona la vita, è il morire
l'entrare nella luce? Domanda con rispetto,
perché non c'è stato un precedente viaggio
del quale restasse solo una traccia
di fiducia e nessuno a dirci
perché costruire, affannarsi
per lasciare del tuo passaggio l'orma,
ahinoi, poveracci,
noi che un giorno fingemmo e lottammo
con coraggio nel sacro suolo del regno.
È giunto già il tramonto,
per uno in più l'occulta permanenza,
la vera fratellanza degli uomini
è il morire. La gran fatica
delle vigilie guida il palafreno,
provoca quest'affronto
dell'abbandono del focolare, il senso
cordiale della contingenza. Mai
arrivar tu debba con lucidità,
per il cammino rimanga - quando il vigore
del corpo matura cristalli
di speranza - la piena comprensione.
Viver bene è sapere per cosa vivere,
perché cavalcare con cognizione di causa
può farci volare come i passeri
in un cielo scuro e senza paura
lasciando giù i tetti in umiltà,
il sartiame vacillante delle navi,
volando ormai senza impedimenti
per i nitidi responsi del domani.
Ci sarà chi nel fortunale perso
dopo ore e ore d'impotenza e di spavento
scorga infine il monastero
e sia preso dall'odor di refettorio,
dal desiderio di recitar le lodi,
dal letto che riserva il calduccio
dove troverà riposo subalterno,
a porzione di vita sigillata dalla sorte.
Accoglienti e docili col dubbio
pungente nello sguardo
tutti dovranno un giorno sprofondare li,
nella divina oscurità
che ci protegge,
nel Dio indecifrabile
al quale il battito reclamo della mia conoscenza,
il nome mio riconoscere soltanto.
(pagg. 21-22 di “I piedi del messaggero”)
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José Félix Olalla
I piedi del messaggero
2012, 16°, pp. 126
€ 10,00
La storia della salvezza cantata con una lingua che s'accende di visioni e s'acquieta di serenanti distanze, cantando il Sublime e ponendo in campo sempre il dubbio in un dettato lirico di adamantina trasparenza che fa tutt'uno con un'esigenza di fondo del traduttore: riprodurre quell'eco scritturale di un messaggio che affida il suo fascino non agli artifici verbali e ai virtuosismi sintattici della retorica tradizionale, ma piuttosto alla profondità e alla forza che la Verità possiede intimamente, come quel seme che germina la Vita Nuova. Senonché qui permane l'elemento umano, e bisogna pur significarne l'intimo tormento che, all'opposto, gli è connaturato.
Quest'unione di ostinazione umana e slanci fideistici provoca sempre una discrasìa, rivela una ferita che è nell'umano e che rende arduo l'agone, perché la carne sofferente grida l'urgenza del suo sentire, il dolore della spina che porta conficcata nel fianco.
Tutto ciò viene espresso con efficacia mediante il ricorso ad immagini appartenenti a una tipologia il cui uso si diffonde, non a caso, dal Romanticismo in poi, per svelare la profondità di un animo contraddittorio e moderno: si tratta della sinestesìa e dell'ossimoro, delle cui suggestioni si trovano esempi come" il vermiglio sovvenir delle battaglie", "un altro dio che pietoso e inerte pacificare sappia il futuro", "una notte senza stelle", "la vertigine del ballo".
A volte queste atmosfere si alternano con altre di mesto, soffuso lirismo, in una perfetta armonia che accende nel cuore un calmo fuoco che ci rassicura sul nostro essere, malgré tout, ancora uomini.
Elio Distefano |
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MADONNA-DONNA
LA SPIRITUALITÀ CHE SI INCARNA NELL'ATTUALITÀ
ATTRAVERSO LA POESIA
POETI E PELLEGRINI DELL'AREA IBLEA A CONFRONTO. A SCICLI
Scicli, 9 maggio 2013 – L'evento che voglio segnalare è interessante sin dal titolo che gli è stato assegnato: “Madonna-Donna La spiritualità che si incarna nell'attualità attraverso la poesia. Poeti e pellegrini dell'area iblea a confronto”.
È utile cominciare dai due termini “Cammino” e “Poesia”, per giustificare tale mia curiosità. La simbologia associabile al gesto del “camminare” e – a maggior ragione – il significato sottinteso al “cammino-pellegrinaggio”, verte essenzialmente sul concetto di “ricerca”, nelle sue più diverse accezioni.
“Sei tu la strada che io percorro mentre mi guardo attorno! Ma tu non sei tutto ciò che c'è qui! Credo che qui ci sia anche qualcosa che non si vede.”, così Whitman consigliava di cercare “qui”, sulla terra, ciò che non si vede e potrebbe far parte di una dimensione iperuranica. Mi scuso per la terminologia adoperata, ma la reputo essenziale al fine di portare il tema nei paraggi di un asciutto sincretismo assolutamente necessario.
Cercare se stessi, cercare una risposta, o anche una domanda, cercare per il solo piacere di cercare, persino svagatamene. In qualunque modo la si voglia interpretare, la vita stessa è un cammino di ricerca. Dal momento in cui l'essere creato - o g enerato, che è lo stesso - cominciò a pensare, tra i migliori “cercatori” dell'umanità si ascrissero sin da subito i poeti. Non è vano ricordare che Dio stesso, nella letteratura sacra, si impone spesso come autore lirico.
Non a caso ho scelto un passo di Whitman - appunto sul “camminare” - al fine di introdurre l'affascinante viaggio che sarà intrapreso da un gruppo di poeti e di pellegrini, coordinati dall'editore Francesco Urso, con partenza da Avola (Venerdì 24 maggio) e arrivo a Scicli (Domenica 26 maggio).
Mi sembra una superflua precisazione, probabilmente, l'affermare che il gruppo si muoverà assolutamente a piedi, ma alla fine lo stesso è stata fatta. La ridondanza talvolta funge solo da paravento ad una non troppo celata volontà di porre in rilievo talune informazioni solo apparentemente superficiali.
Andando ai formalismi dell'informazione più sobria: la prima tappa sciclitana è posta a Donnalucata (intorno alle ore 16:00), presso il Santuario della M adonna re Milici.
Il culto mariano è una presenza simbolica sostanziale in ciò che concerne la tradizione del cammino/pellegrinaggio nella sua forma cristianizzata. La Donna, la Madonna, presa sempre – anche iconograficamente – come stella polare dell'auspicato b uon viaggio. Una figura molto radicata anche nel territorio ibleo, persino nei toponimi delle contrade: ricordo il culto della Madonna dell'Itria, Santa Maria Odegitria, ossia di c olei che mostra la giusta direzione, dal greco.
Dopo il benvenuto ai pellegrini, alle ore 16:30 circa, il cammino riprenderà verso Scicli. Infine dalle ore 19:00 il viaggio si concluderà all'interno del cortile dell'Opera Pia Carpentieri, dando spazio alle celebrazioni festose e finali a corollario dell'evento. Grazie alla collaborazione del Museo del Costume, si svolgerà un momento d'incontro con interventi, letture di poesie, messaggi e testimonianze, riguardanti il tema del cammino e della donna nella società. Nella stessa occasione sarà possibile appagare l'udito grazie ai canti di un coro polifonico.
Riepilogando con maggiore concisione:
Alle ore 16:00, presso il Santuario della M adonna re Milici, sarà dato il benvenuto ai pellegrini. E da lì si riprenderà il cammino verso Scicli.
Alle ore 19 è previsto l'arrivo in Scicli, all'interno del pittoresco cortile dell'Opera Pia Carpentieri.
L'organizzazione, in un continuo dialogo tra Avola e Scicli, è curata da Elisabetta Ventura, Marianna Buscema e l'editore Urso, con la collaborazione del prestigioso Forum dei cammini europei del pellegrino e dei poeti di "Libri di-versi in diversi libri".
Il valore di questa iniziativa prescinde dalle individuali opinioni fideistiche di ognuno. Si astrae persino dal fatto che tali opinioni sussistano o meno, scetticamente scrivendo. Il bisogno di ricerca e di cammino è proprio dell'uomo, in quanto pellegrino terreno.
Concludo l'articolo con l'invito di Francesco Urso:
“Scrivi poesie, e senza la poesia la tua vita non avrebbe senso?
Vuoi cogliere un'opportunità di recitare le tue poesie?
Vieni con noi a Scicli domenica 26 maggio 2013”
Segnalo un link per chiunque voglia interessarsi maggiormente o partecipare attivamente all'evento.
Buon Cammino a tutti!
Gaetano Celestre

La Madonna delle Milizie di Donnalucata
è l'unica figura femminile della Cristianità raffigurata a cavallo e con la spada in mano, simile in questo a San Giacomo, il cui culto ha generato il più famoso dei tre maggiori itinerari di fede del Medioevo. Immaginate un po' l'incremento turistico-religioso, se noi riuscissimo ad esaltare il Santuario, impegnando ad aprirlo personale in esubero nei tanti uffici, immaginate un "Hospitalia" di una volta, ora chiamato "Albergo del pellegrino", per ospitare... immaginate...
Vedi un accorato video di Mariagrazia Basile
http://youtu.be/W93sRkRqCnk
SCICLI (Rg) 26 MAGGIO 2013
“DONNAMADONNA NEL TERZO MILLENNIO”

Si chiede di aderire con un messaggio a
forumpellegrini@libreriaeditriceurso.com
o di dare la propria adesione in Facebook
alla pagina in FACEBOOK
Ai pellegrini è richiesto di aderire al pellegrinaggio
che partirà venerdì 24 maggio alle ore 6,00 da Avola
in direzione di Donnalucata
con conclusione della prima tappa a Ispica (circa 30 km);
la seconda tappa Ispica-Donnalucata (circa 30 km)
sarà realizzata sabato 25 maggio.
Domenica è previsto il percorso da Donnalucata a Scicli (circa 8 km)
con la partecipazione all'incontro di poeti e pellegrini.
Chi si vuole aggiungere al gruppetto,
in prossimità di un'esperienza di cammino
più grande da fare, o solamente per questa occasione,
per la Madonna delle Milizie,
e per dialogare su quei passi
con Italo Benedetti, Liliana Calabrese,
Ciccio Urso, Roberto Patanè, scriva un messaggio a scicli@libreriaeditriceurso.com

Italo Benedetti con il suo originalissomo carrello
in un momento del suo pellegrinare senza frontiere
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IN RILIEVO:
CONSULTA l'elenco dei libri distribuiti dalla Libreria Editrice Urso sui cammini europei del pellegrino
IMPORTANTE
Lavori sulla tratta Bayonne-Saint Jean Pied de Port
Per lavori sulla tratta Bayonne-Saint Jean Pied de Port dal 3 al 28 giugno 2013 sarà attivo un servizio sostitutivo di bus.
Per maggiori informazioni
Ziomauri |

COSA PORTARE CON SÉ
IN
CAMMINO
Da personalizzare
secondo le proprie esigenze
Un libro con tutte le tappe per sapere il cammino che si deve fare, il tuo documento di identità, la credenziale, tessera sanitaria, uno zaino da trekking di circa 65 litri, un sacco a pelo pesante circa 600 grammi, uno stuoino in gomma, minitorcia, scarponi da trekking, sandali da trekking (buoni anche per la doccia e per la strada di città), tre magliette di cotone (bianche per esempio - se c'è molto sole è meglio), 4 slip, 4 paia di calzette corte da trekking, un asciugamano, un unico cappello per il sole e per la pioggia, una felpa di cotone con maniche lunghe, un paio di pantaloni corti con grandi tasche, un paio di pantaloni lunghi, una giacca per il freddo e per la pioggia, due sacchi grandi (tipo quelli per la spazzatura - e che non scrocchiano - per mettere dentro, se piove, tutti i vestiti), sapone di piccolo formato per lavare il corpo e per lavare i vestiti (tipo 'Marsiglia'), due rasoi per la barba, cellulare, iPod, macchina fotografica, caricabatteria del cellulare e della macchina fotografica, due bottiglie di acqua di mezzo litro ognuna, crema protettiva molto forte contro il sole se hai pelle chiara, carta di credito, crema per i dolori muscolari e crema tipo 'Prep' per i piedi, tappi per le orecchie (se non sopporti la gente che russa quando dorme e per il vento nelle Mesetas), costume da bagno, spille da balia (per appendere allo zaino i vestiti ancora umidi), un cordoncino di una diecina di metri (per tutte le necessità...), un coltello da campeggiatore, un rotolo di carta igienica, ago e filo di cotone, cerotti Compeed, salviettine intimo donna, assorbenti intimo, occhiali da sole, chitarra (se non riesci a farne a meno), una penna, un bloc notes, aglio, origano, peperoncino rosso, una bottiglietta di olio... la conchiglia e tanto entusiasmo... Tutte le tue cose devono pesare circa 10/11 chilogrammi!
Non portare:
posate, piatti, tenda da campeggio. Possibilmente non usaree alcuna sveglia al mattino (il rumore che ogni mattino intorno alle 5,30 faranno gli altri ti svegliarà comunque). Puoi comprare quello che dimentichi lungo la strada. Quello che porti in più dovrai spedirlo a casa già al secondo giorno del Cammino.

Lavarini Roberto
Viaggiatori
Lo spirito e il cammino
2005, 8°, pp. 244

Il testo, nell'esplorare il viaggio e i viaggiatori, ne osserva l'evoluzione attraverso le testimonianze del passato, ne cerca gli elementi costanti, i cardini attorno ai quali ruota l'esistenza individuale e collettiva, nelle varie epoche e società, partendo dall'assunto che dalle esperienze di viaggiatori a noi lontani nel tempo, nei modi e nelle forme, si possono spesso trarre spunti inattesi per arrivare a comprendere lo spirito del viaggio e il viaggiatore attuale.

Carla De Bernardi
CONTARE I PASSI
Dai Pirinei all'Oceano
sul Cammino di Santiago
2010, 8°, pp. 304, illustrato
€ 17,00
“Contare i passi” è il diario di un viaggio di ottocento chilometri che inizia da una promessa fatta a se stessa molti anni prima e reso possibile da un messaggio trovato su uno dei siti in cui si ritrovano, virtualmente, i pellegrini, o gli aspiranti tali. Un incontro sulla rete che diventa progetto: dai primi allenamenti sulle strade attorno a Milano, alla stesura dell'itinerario, all'acquisto e alla preparazione dei materiali (fondamentale la scelta e la preparazione dello zaino) fino al fatidico primo passo. “Un minuto di silenzio. Si concentrano sul preciso momento in cui inizia il loro viaggio. Facciamo il primo passo tutti insieme? Chiudono gli occhi. Pronti via”. E' la descrizione dell'inizio di un percorso le cui tappe devono essere puntualmente registrate sulla Credencial, “una specie di passaporto lungo quasi un metro” che rappresenta il documento ufficiale dei pellegrini.

Ernesto Fazioli
I luoghi Magici di...
Santiago di Compostella
2009,
8°, pp. 160
€ 17,12
Dal mito alchemico all'architettura magica: l'impianto occulto
della Cattedrale di Santiago, il culto di san Giacomo, i simboli del pellegrinaggio. L'inquisizione, i Templari e l'Ordine di Santiago... dal Seminario Maggiore alla chiesa di Santa Maria La Real de la Sar. Tutto questo e molto di più in un magico viaggio alla scoperta dei misteri più misteriosi della città!
Ernesto Fazioli si occupa di studi relativi a filosofie, mitologie e scienze antiche interpretate con un segno antropologico ed ermetico.
La sua ricerca si rivolge all'analisi dei simbolismi contenuti nelle principali realizzazioni artistiche ed architettoniche delle città del mondo con lo scopo di entrare in contatto con i grandi misteri dell'uomo.
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